L'EDITORIALE di Geppino Cuomo
Il tempo, bello, brutto che sia stato, è volato. Da Natale a Pasqua è stato un attimo. Per certi versi è stato tempo sprecato, per altra parte nemmeno ce ne siamo accorti. Come sempre, molte chiacchiere sono state fatte, altre se ne sarebbero potute fare, ma anche se è passato velocemente, il tempo ha lasciato le sue impronte. Quanti amici ci hanno lasciati, quanti amici pensavano di poter fare tante cose in estate e non le potranno fare. Come a Natale, anche a Pasqua ci sentiamo tutti (lo speriamo) un po' più buoni e quindi diciamo che vorremmo parlare solamente per essere criticamente costruttivi e non indisponenti. Molte, ma proprio molte le cose da correggere nei nostri atteggiamenti di isola turistica. Come ogni anno chiesto e come ogni anno non fatto, è stato il tempo sprecato in inverno per capire dove migliorare. Ancora una estate all’impronta dell’improvvisazione. Quest’Isola è stata baciata dal Signore e quanto più viene trascurata più attira gente. Speriamo che sia ancora una volta così. Auguri di una buona e serena Pasqua, un po' di pausa e poi riprenderemo le nostre solite pubblicazioni nel dopo PASQUA.